giovedì 29 ottobre 2015

Come nasce

COME NASCE :
Dopo molti anni di cucina domestica, a casa, per due figli maschi in crescita sempre molto affamati e sempre in cerca di nuovi sapori;ancor prima , dopo quasi nove anni passati in Inghilterra, dove andavo a caccia dei negozi italiani per comprare le salsicce o il rigatino, la polenta o semplicemente il pane degli angeli, i cannellini secchi o i bucatini; questo succedeva perché la distanza dalla propria terra ti fa sognare gli odori della casa in cui sei cresciuta, perché dai improvvisamente valore ai fornelli, che ti aiutano a trovare le tue radici, proprio quando sei lontana da casa e la tua identità te la devi disegnare ogni giorno. Così si delineano le proprie radici, attraverso i tentativi di cucinare un panforte, di fare i cenci a carnevale, e la pastiera a Pasqua, e il panettone a Natale, e poi una schiacciata la domenica, e le pastasciuttine con tante verdure per il bimbo affamato di 1 anno, che vuole solo i ditalini con i broccoli e il parmigiano. La pizzafatta a casa una volta a settimana, la torta sempre sul tavolo per la colazione e la merenda. 
In realtà il cucinare è sempre stato presente nella mia vita,in maniera 'normale' per nutrire bene me, così come i miei cari, e non l'ho mai visto come un esercizio di stile o una dimostrazione di capacità particolari; un ordito stabile e rassicurante su cui poi si è innestata la trama della vita, con i matrimoni, le separazioni, i figli, i mille lavori, e poi le morti, i traslochi, e insomma tutto quello che capita a una persona.
Uno dei miei molti lavori è stato in una azienda agrituristica a San Gimignano, e lì ho imparato tante cose, sia della vita che del lavoro, ho soprattutto cominciato ad amare questa terra toscana, che non è la mia ( che sono una piemontese di nascita nata da un siciliano e da una napoletana...).
In azienda facevo mille lavori, ero in ufficio, ero alle camere, ero al ricevimento, ero a lavare i piatti la sera, a preparare i dolci per la colazione, a dare una mano in sala, e chi più ne ha più ne metta...
Quando ho lasciato l'azienda avevo da poco perso mia madre e mio figlio grande si stava trasferendo in Inghilterra per l'università; così qui a Colle val d'elsa saremmo rimasti io e Sam Andrea, il mio secondo figlio. Dopo un anno di ricerca di un posto dove poter aprire una cucina dove tutti potessero venire a mangiare, un po' di soldi spesi a cercare macchinari ed equipaggiamento ( molti usati), e numerosi viaggi all'ikea e in negozi dell'usato, ho trovato il modo di  cominciare questa avventura che ancora oggi mi sorprende quotidianamente, per i mille aspetti, per le mille potenzialità, per le molte energie che sta riuscendo a sprigionare. Era il 23 giugno 2013