sabato 14 novembre 2015

la zucca fritta

Fritta e' buona anche una scarpa vecchia... si sa....
Pero' la zucca di oggi era piu' buona anche di quella scarpa vecchia.
E' una zucca nostrale di quelle grandi a cilindro ( grande come il tubo di un gasdotto), e la cosa che mi e' piaciuta di piu' e' che mi e' stata donata dai miei amici che vivono in un villaggio poco distante dalla mia casa sulla Montagnola.
Sono amici cari, e ci siamo sempre aiutati, i figli della stessa eta', la vita incasinata... loro bravi riescono ad avere un orto meraviglioso pieno delle tante delizie di ogni stagione.
Cosi' in questa zucca forse c'era anche il sapore della gentilezza e della generosita',
ingredienti non di poco conto.
La pastella l'ho fatta con i 7 cereali del Molino Marino e un po' di grani antichi del Poggio di Camporbiano, e invece che montarla con l'acqua ci ho messo direttamente una bottiglia di birra rossa artigianale prodotta qui a Poggibonsi-Badesse ( nome della birra San Gonnario, , il santo che non c'e'...)
appena fritta l'ho cosparsa di sale marino bio e di un poco di battutino di aglio e prezzemolo.
Oggo e' la cosa che mi e' piaciuto di piu' cucinare, mi sapeva di casa, di autunno, di cosa buona per consolarsi in un giorno cosi' pervaso dalla cattiveria e dalla folle malvagita' di alcuni, che puo' cambiare o interrompere la vita di altri